I SEGUACI DI CRISTO.





🔊1 Tessalonicesi 4:13-18
13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.


Paolo c'informa che quando Cristo ritornerà porterà con sè tutti quelli che hanno avuto fiducia in lui.

I primi a seguirlo saranno quelli che, in quel momento, saranno già morti in grazia di Dio. Riprenderanno a vivere e saranno per sempre con lui.

Subito dopo toccherà ai suoi seguaci che saranno ancora in vita in quel giorno.


Avranno un corpo speciale.


Ormai Cristo ha la sua residenza in cielo, un ambiente diverso dal nostro. Per vivere in quell'ambiente è necessario un corpo diverso da quello che abbiamo ora.



🔊 1 Corinzi 15
42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale.

50 Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità. 51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.


Così, i seguaci di Cristo che il giorno in cui ritornerà, saranno già morti, riprenderanno vita in cielo con un nuovo corpo.

Quelli, invece, che saranno ancora in vita, è necessario che cambino il loro corpo per poter seguire il Signore in cielo.

Ciò accadrà al suono dell'ultima tromba, la settima. Non sarà, però, un avvenimento contemporaneo per entrambi i gruppi, quelli già morti lo faranno un po' prima degli altri.



Prima i risuscitati in cielo.



Di una parte di questo gruppo ne avevamo già parlato al momento dell'apertura del quinto sigillo, quando Giovanni vede le anime dei martiri sotto l'altare.

Ovviamente se sono martiri sono morti e sono in attesa di risurrezione con il loro nuovo corpo in cielo, infatti, Giovanni non vede delle persone ma solo le loro anime. Gesù le rassicura dicendo di attendere il momento opportuno; che non è ancora arrivato poiché occorrerà attendere la settima tromba.



🔊 Apocalisse 11
15 Poi il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo si alzarono voci potenti, che dicevano: «Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli».

18 Le nazioni si erano adirate, ma la tua ira è giunta, ed è arrivato il momento di giudicare i morti, di dare il loro premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi, a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggono la terra».


Ecco il momento in cui i morti credenti riceveranno il nuovo corpo, insieme a loro anche i martiri visti col quinto sigillo.

Si tratta di una risurrezione ad una vita migliore ed eterna, poco prima che avvenga il rapimento dei viventi, infatti, nel racconto di Apocalisse, ci troviamo alla fine del capitolo undici, ed il rapimento del Figlio della donna vestita di sole, che rappresenta il rapimento della chiesa, è narrato solo poche righe più avanti.



Poi la grande folla.



Abbiamo visto che la grande folla viene dalla grande tribolazione, non è detto che siano morti in essa, ma che vengano da essa, quindi ne sono tratti fuori.

Ci sono dei personaggi che moriranno in essa a causa della loro fede in Cristo, che nascerà proprio in quel periodo, e Giovanni ne parlerà al capitolo venti, con la prima risurrezione.

La grande folla, però, è vista in cielo e non ha bisogno di risorgere dai morti poiché vi si trovano proprio a causa del rapimento, che ha trasformato il loro corpo mortale in uno immortale ed adatto a vivere in cielo.

Se c'interessa sapere quanti saranno i rapiti, viene detto che saranno talmente tanti da non poter essere contati, e Giovanni parla di miriadi di miriadi riferendosi agli angeli: quindi centinaia di milioni si potevano contare. Ovviamente i rapiti, se non era possibile contarli, saranno di più, forse sull'ordine del miliardo.




In tutto il libro di Apocalisse Giovanni vede 5 gruppi