Il mistero dell'iniquità o empietà.

Pre.



Una cosa importantissima e da tenere sempre ben presente durante tutta la nostra considerazione è questa:


Matteo 16:18
Tu sei Pietro e su questa pietra costruirò la mia Chiesa; e tutte le potenze dell'inferno non potranno vincerla mai.


Mistero = segreto, verità religiosa rivelata da Dio.
Generalmente è tutto ciò che non si può intendere, penetrare, o spiegare chiaramente.



🔊 2 Tessalonicesi 2
1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio. 5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose?

6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo.

8 E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. 9 La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 10 con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. 11 Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.


Il riferimento di Paolo ad un mistero dell'empietà (o iniquità come altri traducono) è sempre stato enigmatico, infatti, questo passo è da molti ritenuto "oscuro". Non presenta particolari difficoltà di traduzione, ma può risultare difficile da comprendere per alcune sue caratteristiche che vedremo.

Tali difficoltà esistono per noi, che non siamo i tessalonicesi cui la lettera era stata inviata, e che erano a conoscenza di cose trattate oralmente, da Paolo stesso, durante la sua permanenza tra loro; come afferma al versetto cinque: "Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose?"



Ora, per facilitare la comprensione del testo in esame, proviamo a scomporlo in quattro parti, e ad esaminarle una ad una.




Nella prima parte si tratta di alcune voci che circolavano, e che subito Paolo smentisce, riguardo al giorno del Signore e del nostro incontro con lui, che alcuni davano come già avvenute.

Paolo mette bene in chiaro che ciò non può essere vero, perché il giorno del Signore sarà preceduto da alcuni importantissimi avvenimenti che in quel tempo non si erano ancora verificati. Credere il contrario avrebbe portato grossi problemi.


🔊 2 Tessalonicesi 2
1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente.



Nella seconda parte Paolo afferma che ciò che deve accadere sia, in primo luogo, l'apostasia, ovvero il ripudio del proprio credo (allontanamento dal), che nel contesto è, ovviamente, quello cristiano.

Altra cosa importantissima che dovrà avvenire è quella del manifestarsi dell'uomo del peccato: dalle scritture definito anche Anticristo.


🔊 2 Tessalonicesi 2
3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.


Nella terza parte Paolo si riferisce a qualcosa di cui avevano precedentemente parlato, e su cui i tessalonicesi erano già istruiti, per quello non lo riporta lasciando a loro stessi di ricordare le sue parole.

I destinatari della lettera sapevano che a suo tempo quell'empio doveva essere manifestato, ossia: sarebbe dovuto "scendere in piazza e mostrarsi a tutti per quello che realmente è".


E' importante sapere che erano anche a conoscenza di un qualcosa che trattiene la sua rivelazione, affinché avvenga solo al momento fissato, e non prima.


Solo allora, quando si sarà perfettamente fatto riconoscere, il Signore Gesù lo distruggerà, ma non prima di quel giorno.


🔊 2 Tessalonicesi 2
5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato (rivelato) a suo tempo. 8 E allora sarà manifestato (rivelato) l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.


Nella quarta parte Paolo si occupa dell'empio e della sua venuta, spiegando che sarà solo per opera di Satana che l'Anticristo avrà successo.


C'è, però, un particolare molto importante da considerare, ed è che tutto quanto è perfettamente previsto e pianificato da Dio.



Il piano di Dio è di servirsi di Satana per fare in modo che chi si compiace nell'iniquità, ossia gli iniqui (ingiusti, disonesti, malvagi, maligni, perversi, infami, perfidi ), cadano nella trappola del diavolo non riuscendo a vedere la verità; e così non siano salvati.


🔊 2 Tessalonicesi 2
9 La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 10 con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. 11 Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.




RIASSUMENDO:




1) Il giorno del Signore non è ancora arrivato.

2) Prima di quel giorno devono arrivare l'apostasia e l'Anticristo.

3) I tessalonicesi sapevano cosa trattiene, ritardandola, la manifestazione dell'Anticristo.

4) Dio usa Satana e l'Anticristo per nascondere la verità ai malvagi affinché non siano
    salvati.





ORA, METTIAMO BENE A FUOCO ALCUNE COSE.




2 Tessalonicesi 2

3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione,

5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose?

6 Ora voi sapete ciò che lo TRATTIENE affinché sia manifestato a suo tempo.

7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo TRATTIENE, finché sia tolto di mezzo.

8 E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.

15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiamo trasmessi sia con la parola, sia con una nostra lettera.


C'è un personaggio, definito uomo del peccato e figlio della perdizione.

Tale personaggio deve manifestarsi, ossia farsi conoscere per ciò che è realmente, non può più restare nascosto ad agire nell'ombra com'è accaduto in precedenza.

A tal proposito c'è da dire anche che: oltre ad essere una persona potrebbe essere anche un ruolo rivestito per molto tempo e, quindi, avere avuto dei predecessori che, come lui sono stai empi, ma per loro non era ancora arrivato il momento giusto che, invece, la storia riserva a questo particolarissimo personaggio.



Quindi: il giorno del Signore arriverà, e noi saremo riuniti con lui quando, in primo luogo, avverrà l'apostasia, ossia l'allontanamento dal messaggio originale cristiano. In secondo luogo quando sarà ricosciuto l'uomo del peccato (anticristo).

Il versetto 6 dice che:
Nel tempo in cui Paolo scriveva, ancora l'Empio non si era fatto riconoscere perchè c'era qualcosa che tratteneva, ritardava, non permetteva la sua manifestazione. Di questo i tessalonicesi erano al corrente, ossia conoscevano la causa di quel ritardo, mentre a noi non è chiaro perché l'argomento era stato trattato solo oralmente e non è riportato nel testo della lettera.



Se vogliamo tentare di risolvere il problema è necessario, prima, stabilire quale sia la causa del ritardo. Dobbiamo innanzi tutto cercare indizi nel testo che ci permettano di comprenderla.

Qualcosa d'incoraggiante è contenuta nei versetti 6 e 7.



6 Ora voi sapete ciò che lo TRATTIENE affinché sia manifestato a suo tempo.

7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo TRATTIENE, finché sia tolto di mezzo.



Il punto più difficoltoso di tutto questo passo biblico è proprio in questi due versetti, poiché ai nostri occhi il testo risulta un po' contorto e quindi di più difficile comprensione. Questa è anche la ragione per cui viene, da alcuni, definito oscuro. Riporto l'interlineare per chi è ferrato in greco.



Senza addentrarci nel testo greco, proviamo a considerare una traduzione fatta più recentemente da "La Parola è Vita".


2Tessalonicesi 2:6-7
6 E ora voi sapete perché quell'essere infernale ancora non riesce a fare la sua apparizione: c'è qualcosa che lo trattiene fino a quando non sarà venuto il suo momento.

7 La forza misteriosa del male e dell'inferno è già all'opera, ma perché si manifesti in pieno bisogna che sia tolto di mezzo chi la trattiene adesso.




In sostanza: l'Empio non può manifestarsi perché c'è qualcosa che lo impedisce.

Il mistero dell'empietà è già in opera, ovvero: già dai tempi in cui Paolo scrive esiste un mistero, che resterà tale fino al tempo fissato.

Una volta che tale mistero sarà rimosso, quindi cesserà di essere un mistero, allora l'Empio sarà riconosciuto, poiché tale mistero è proprio ciò che impedisce che accada.




Mistero dell'iniquità = forza misteriosa del male




Quindi si tratta di una misteriosa forza che agisce nella storia e che tiene nascosta l'identità di tale personaggio; forza che è all'opera già dai tempi in cui Paolo scrive.

Per cercare di comprendere di cosa si tratta, una delle prime cose da fare è capire dove questa forza agisce: agisce nel mondo, oppure nella chiesa?

Un indizio importantissimo lo troviamo in questi due versetti.


2 Tessalonicesi 2

3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione,

7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo.


Il versetto 3 parla di apostasia: dove può avvenire tale apostasia, nel mondo o nella chiesa? E' ovvio che possa avvenire solo nella chiesa.

Quindi secondo il versetto 3 Paolo afferma che è nella chiesa che già si stava manifestando l'iniquità, l'ingiustizia.

Il versetto 7 ci parla di mistero: ma può essere un mistero che l'iniquità sia nel mondo? No, ma lo sarebbe se fosse nella chiesa.

Sarebbe qualcosa di misterioso se Dio stesso permettesse che il male entrasse nella chiesa, ed anche dal suo interno portasse avanti la sua azione.



Quindi: secondo questa riflessione:


SAREBBE DIO STESSO A PERMETTERE AL MALE DI ENTRARE NELLA CHIESA.




Si tratta di qualcosa d'inquietante sia per Paolo, sia per l'intera chiesa, che aveva goduto dell'assistenza di Dio tramite lo Spirito, ed aveva salvaguardato la sua integrità con forza, durante quel primo periodo.

Ora tutto sarebbe cambiato? Perché tale cambiamento misterioso?

C'è da dire che la conclusione che abbiamo tratto da questo passo non è sufficiente, da sola, a permettere di costruire alcuna teoria a riguardo.

Se il ragionamento che abbiamo fatto è valido, visto che si tratta anche di una cosa enorme che riguarderebbe l'intera chiesa, da allora fino ad oggi, deve trovare molte altre conferme all'interno del Nuovo Testamento.

Dobbiamo, quindi, cercare tali conferme per avere la prova che il ragionamento fatto sia giusto.


Consideriamo anche che:



Il tema di questo brano della Scrittura è il ritorno di Cristo e la riunione dei suoi con lui. Questo tema porta Paolo a parlare, oltre al rapimento, che è la rivelazione del popolo di Dio, anche della rivelazione del popolo di Satana.

In quei giorni, infatti, come Paolo precisa, ci saranno due gruppi di persone: quelli che saranno riuniti a Cristo e quelli che saranno riuniti all'Empio.

I primi lo saranno per opera della Verità, per mezzo del Principe della Verità, ossia Cristo.

I secondi lo saranno per opera della menzogna, per mezzo del Principe della menzogna, ossia Satana.



11 Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.


Questa situazione è programmata e pianificata da Dio stesso, è lui che governa la storia e prepara gli eventi affinché la progenie della Donna e quella del Serpente arrivino alla fase finale del loro mutamento.


Tutto ciò era stato profetizzato anche da Gesù stesso in una sua famosa parabola.

Tale parabola è anche la prima conferma al nostro precedente ragionamento:



🔊 Matteo 13
47 «Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci; 48 quando è piena, i pescatori la traggono a riva, poi si mettono a sedere e raccolgono il buono in vasi, e buttano via quello che non vale nulla. 49 Così avverrà alla fine dell'età presente. Verranno gli angeli, e separeranno i malvagi dai giusti 50 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.


Il Regno dei cieli di cui parla Gesù, nella fase attuale della storia, è la chiesa. La similitudine della rete che raccoglie ogni tipo di pesce sia buono, sia cattivo, e lo fa per l'intero tempo in cui agisce sulla terra, conferma che l'ingiustizia sarebbe entrata in lei. Anche questo passo afferma che solo alla fine ci sarà un giudizio che separerà i giusti dagli ingiusti; all'interno della chiesa.



🔊 1 Giovanni 2
18 Ragazzi, è l'ultima ora. Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora. 19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.


L'ultima ora, l'ultimo periodo in cui la chiesa era ancora quella che era stata fino allora. Giovanni, in questa lettera, afferma che è dall'interno della chiesa stessa che stanno nascendo quelli che sono contro Cristo. Come nella parabola precedente anche qui si accenna a persone che erano all'interno della chiesa ma, di fatto, non ne facevano parte. Sono quei tipi di pesce non buono che alla fine saranno giudicati. Anche Giovanni, come Paolo, mette in guardia verso quelli che "non sono dei nostri".



🔊 Atti 20
29 So che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; 30 e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli. 31 Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni, notte e giorno, non ho cessato di ammonire ciascuno con lacrime.


In questo racconto di Luca, Paolo, rivolto agli anziani di Efeso, raccomanda la fedeltà a Cristo, perché di lì a poco le cose sarebbero cambiate radicalmente in peggio. Ovviamente, anche qui, è dell'interno della chiesa che si sta parlando.



🔊 Matteo 24
44 Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà. 45 Qual è mai il servo fedele e prudente che il padrone ha costituito sui domestici per dare loro il vitto a suo tempo? 46 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà così occupato! 47 Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni. 48 Ma, se egli è un servo malvagio che dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire"; 49 e comincia a battere i suoi conservi, a mangiare e bere con gli ubriaconi, 50 il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se l'aspetta, nell'ora che non sa, 51 e lo farà punire a colpi di flagello e gli assegnerà la sorte degli ipocriti. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.


Ancora Matteo, in questo brano, parla di due tipi di servi che operano all'interno della chiesa. I servi buoni sono quelli che lavorano per il bene dei fedeli. I servi malvagi, invece, si occupano solo del loro bene sfruttando i fedeli. Entrambi agiscono all'interno delle chiese, e lo faranno fino al giorno del giudizio.



🔊 Matteo 7
21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" 23 Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!"


Quelli che chiamano Signore il Cristo sono all'interno delle chiese, ma non è questo che li identifica come seguaci di Gesù. Nemmeno l'apparenza di grandi segni e miracoli li qualifica come tali.

Il vero seguace è quello che conforma la sua vita alle esigenze del Regno dei Cieli, ossia: fa la volontà di Dio, il resto sono solo chiacchiere che sviano dalla verità e lavorano per l'avversario, qualificando chi le produce come anticristo.

Anche in questo passo è confermata l'opera del Padre che manda quella "potenza d'errore" cui accennava anche Paolo, affinché i malvagi continuino a non capire e non essere salvati, infatti, in questo brano pensavano di lavorare per Cristo.



🔊 1Timoteo 4
1 Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, 2 sviati dall'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. 3 Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie. 4 Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; 5 perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.


Ancora Paolo torna sul tema nella sua prima lettera a Timoteo, mettendolo in guardia rispetto a ciò che sta per avvenire all'interno della chiesa. Le dottrine di cui parla sono quelle che daranno luogo all'apostasia.



🔊 Matteo 13
24 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 27 E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: "Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?" 28 Egli disse loro: "Un nemico ha fatto questo". I servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a coglierla?" 29 Ma egli rispose: "No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della messe, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'"».


La spiegazione la fornisce Gesù stesso nei versetti da 36 a 43 affermando che il campo in cui viene sparso il buon seme, che sono i figli del Regno, è il mondo. Le zizzanie sono, invece, i figli del maligno che operano una "contro-evangelizzazione" che avrà come luogo privilegiato del suo agire proprio la comunità dei seguaci di Cristo.

Nella parabola i servi si lamentano del fatto, ma lui ordina di lasciare che i due tipi di pianta crescano assieme poiché sarà certa la loro natura solo a maturazione avvenuta, e solo allora si potrà dividerle senza correre il rischio di commettere errori. Secondo Paolo questo è un mistero del comportamento di Dio.

Tutto ciò tollera, però, il vivere e crescere assieme del buon grano e della zizzania. Di questo abbiamo anche altri segni nella scrittura:


In realtà tutte le sette parabole del capitolo 13 di Matteo contengono l'indicazione che il Regno dei Cieli, che ora è nascosto nel cuore dei credenti, ad un primo esame sembra accogliere di tutto.

Ciò accade perché osservandolo dal mondo non si vede ciò che risiede nel cuore di chi frequenta le comunità, e può essere contato tra i seguaci di Cristo, facendo così di tutta l'erba un fascio. La realtà, però, è ben diversa e solo alla fine sarà chiaro chi saranno i veri figli del Regno, quando la selezione sarà operata.

Ad intorbidare ancora di più la situazione attuale è la separazione della chiesa in moltissime confessioni che dividono, ancora apparentemente, il Regno dei cieli, poiché i veri figli del Regno si trovano ovunque, non sono veri seguaci di Cristo solo perché si trovano in posto piuttosto che in un altro. Infatti, il luogo dove il seme è stato sparso è il mondo intero, non una singola confessione o denominazione, la divisione è opera del nemico.



La crescita delle zizzanie:



🔊 Il lavoro di Gesù non ha certo lasciato indifferente Satana ed i suoi, che hanno cercato subito di porre rimedio al rischio che stavano correndo, impegnandosi per disattivare il Regno nascente infiltrandolo per meglio agire dal suo interno.

Di questo non mancano le testimonianze storiche, abbiamo chiaro di come lentamente, nel corso dei secoli, le dottrine e le azioni di quella che comunemente viene definita chiesa, si siano allontanate dal pensiero originale cristiano, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui, in alcuni casi, di tale annuncio è rimasta solo un'ombra.

Molte istituzioni "cristiane" perseguono scopi che non sono più quelli per cui lavorò Cristo ma, in primo luogo, servono solo a pascere se stesse accumulando ricchezza e potere, sfruttando la religiosità di un popolo che crede ormai in qualcosa che può essere anche sensibilmente diverso dall'originale.

L'infiltrazione è avvenuta introducendo falsi maestri che hanno usato il gregge per i propri interessi. Hanno sfruttato la loro posizione di autorità per accumulare ricchezza e potere, perseguendo disegni politici ed economici come una qualunque potenza mondana. Hanno nascosto al loro interno progetti che nulla hanno in comune con l'annuncio degli originali Apostoli di Cristo.



Come dimostra la scrittura, però, tutto ciò era largamente previsto da Dio, che non si è opposto a tale stato di cose, ma ha lasciato che tutto proseguisse secondo le logiche del nemico. Ciò viene definito da Paolo come il "mistero dell'empietà". Di un mistero parla anche Apocalisse quando si riferisce al nome della prostituta Babilonia la grande.



IL FINE DEL MONDO.



🔊 Come dimostra il passo di Matteo 7:21-23 quelli che si sono infiltrati nella chiesa di Cristo come falsi dottori e guide, possono anche essere perfettamente convinti di lavorare per il Regno, e portare avanti i loro scopi persuasi di essere al servizio di Dio. Non è così, poiché si tratta solo della potenza dell'errore che Dio stesso manda loro perché, pur all'interno della chiesa, non giungano alla verità che salva. Dio fa questo poiché la loro azione è una bestemmia imperdonabile.

Il mondo ha creato le religioni che si sono impossessate di tutto ciò che ha che fare con Dio, elaborandolo e distorcendolo secondo i loro propri tornaconti e ricevendo premi da chi guida il mondo, ossia Satana.

Dio ha permesso tutto ciò perché la sua chiesa vive nel mondo, pur non essendone parte, ed anche se vive apparentemente nell'ambiente alterato religioso mondano, di fatto non è così, poiché trae la sua esistenza direttamente dallo Spirito di Dio, conosce la voce del suo "Pastore" Cristo e non seguirà nessun altro.

Così, anche se presenti fisicamente in un'assemblea religiosa dai principi alterati, avranno comunque il "cuore secondo Cristo" per opera dell'unico Spirito Santo che forma la vera chiesa in modo nascosto ma efficace, poiché lo Spirito di Dio parla direttamente allo spirito dell'uomo



🔊 Giovanni 14
26 Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.


🔊 Così il mondo diventa il brodo di coltura di entrambe le piante: il buon grano e le zizzanie. Il tempo le farà maturare ed al momento stabilito ognuna delle due presenterà il suo prodotto: la progenie della donna e quella del serpente saranno perfettamente formate e riconoscibili, quindi si potrà procedere con l'eliminazione di tutto ciò che ha rovinato la terra.



E' la fine del mondo, o meglio: il fine del mondo, il suo scopo, quello per cui è stato lasciato agire nel corso della storia.



🔊 Così l'originale Serpente, che è chiamato Satana e Diavolo ha sviato l'umanità iniziando dall'Eden, creandosi un paradiso personale che per gli umani si chiama "mondo". In tale mondo, però, Dio ha lavorato mettendo da parte i suoi santi, con i quali costruirà nuovi cieli e nuova terra.

Il Serpente ha cercato di impedire che ciò si verificasse nascondendo la verità, ma questa è comunque venuta alla luce in Cristo che lo ha vinto guadagnando i giusti a Dio e strappandoli al potere dell'Avversario.

La creazione delle religioni è opera diabolica, il loro simbolo è "Babilonia la grande" ovvero un mistero, in cui anche la vera chiesa ha vissuto; così come gli ebrei vissero nella Babilonia di Nebukadnetsar, dove presero coscienza della loro condizione.

Così, di fatto, senza che il Serpente lo volesse, anche la chiesa di Cristo è cresciuta in Babilonia, e quando tutto sarà pronto ne verrà fuori matura per il Regno.

Satana con i suoi re terreni distruggerà poi Babilonia ed alla fine anche lui andrà nella discarica comune del cielo e della terra. A quel punto la creazione sarà libera dal male. Non mancherà nessuno all'appello, soltanto quelli che distruggevano la terra e non hanno voluto ravvedersi dalla loro condotta perversa, seguendo così il loro "dio".


La sorte della vera chiesa, quella dei veri seguaci di Cristo, invece, sarà diversa:


🔊 1Tessalonicesi 5
1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. 3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.

4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro; 5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.

6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; 7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. 8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza.

9 Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, 10 il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate.



Abbiamo visto quanto sia importante questo tema all'interno della scrittura, ed anche quale sia il mistero di cui parla Paolo.



Eppure non è ancora tutto.

Perché Dio permette tutto ciò? Non sarebbe stato più producente tenere la chiesa separata dal male, come nei primi tempi? Se Dio ha agito così, qual è il vero scopo del suo agire?

Noi oggi, con il senno di poi, possiamo capire perché Dio ha agito così nella storia?

Se esaminiamo ciò che è accaduto nei secoli, direi che la cosa è piuttosto evidente: Dio ha permesso che il mondo entrasse nella chiesa, e ne facesse una cosa sua. I veri seguaci di Cristo che sono al suo interno hanno lavorato, comunque, con successo alla crescita del Regno dei Cieli.

I seguaci del mondo, invece, che non riescono a vedere la ricchezza dell'opera dello Spirito all'interno della chiesa, inquadrano tutto quanto in un'ottica mondana. Secondo il loro punto di vista quelle ricchezze prodotte dallo Spirito servono soltanto ad accrescere un patrimonio materiale che, di volta in volta, diventa sempre più smisurato.

La chiesa, nel corso dei secoli, con la sua opera mondana ha accumulato ricchezze enormi, tanto da diventare una potenza economica, finanziaria e politica come nessun'altra al mondo.

Il mondo, è risaputo, che difende a spada tratta tutto ciò che è suo, e così facendo, anche senza rendersene conto, ha difeso anche i veri seguaci di Cristo. Satana, suo malgrado, è stato un difensore della chiesa.

Di ciò abbiamo prova quando vediamo ciò che accade nei paesi in cui la chiesa non ha forza, dove il cristianesimo non è la cultura dominante. In quei luoghi la persecuzione diventa ogni giorno più feroce, mentre da noi i seguaci di Cristo vivono in pace.

L'astuzia di Satana non può competere con la Sapienza di Dio. Ed anche se attualmente la chiesa mondana riesce a far scandalizzare il mondo stesso, per l'immoralità cui è arrivata, non di meno ha prodotto il suo scopo: portare a maturazione sia il buon grano, sia le zizzanie.

Ora il suo scopo è terminato, il mistero è risolto, non è più un mistero, quindi è tempo che l'Empio faccia la sua comparsa e divida in due l'umanità. A quel punto la chiesa mondana non avrà più scopo di esistere e sarà distrutta.




Si veda anche: Wordpress Claudio Della Valle (Link)