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La caduta

Dio creò cieli e terra: sulla terra creò gli umani, nei cieli gli angeli. Gli angeli, molto diversi da noi, non hanno la caratteristica di essere ad immagine e somiglianza di Dio, e nel suo progetto, Dio stesso, ha assegnato un posto di preminenza proprio agli umani.

Tutta la creazione è stata fatta libera, in essa ognuno è responsabile delle sue azioni che possono essere anche in contrasto con il progetto di Dio. Proprio per questo a qualcuno non piacque che gli umani, in qualche modo, fossero destinati a maggior gloria della sua; si trattava, infatti, di un angelo, che un giorno si manifestò in un serpente ed attentò alla vita degli umani mettendo in cattiva luce Dio ai loro occhi. Troviamo questo racconto nella prima parte della Bibbia, quella che riguarda Adamo ed Eva.

Si tratta di una storia narrata con gran sapienza: racconta come l'umanità si è venuta a trovare nella situazione in cui è ora, insieme all'inizio del piano di recupero messo in atto da Dio per riavere la nostra fiducia in lui. Questo brano è la chiave per comprendere tutto il resto della Bibbia, ed è narrato in modo tale da essere comprensibile in tutti i tempi ed a tutte le culture che hanno vissuto e vivono attualmente in questo mondo. In poche parole il racconto afferma che il serpente insinuò il dubbio sulla bontà di Dio, dipingendolo come uno che non ha a cuore il bene degli umani, ma che in qualche modo vuole servirsi di loro.

Questo spinse gli umani a non aver più fiducia in lui e ad organizzare in proprio la loro vita, non avendo più riferimenti morali con Dio, ma decidendo essi stessi cosa fosse bene o male per loro, in assoluta autonomia. Ciò ha fatto in modo che l'egoismo fosse la legge dominante in questo mondo, con i risultati che tutti vediamo ogni giorno.

Il resto della Bibbia parla del progetto di recupero nei nostri riguardi: di qual è stato il suo inizio, il punto culminante, e quale sarà la vittoria di Dio sul serpente ribelle ed i suoi seguaci, e la nostra conseguente liberazione.

La Bibbia afferma che tutto fu creato buono. Per questo un problema si presenta subito al lettore più attento: se tutto è stato fatto buono, come si spiega la presenza del male? E' anch'esso una creazione di Dio? La risposta si trova ancora in queste prime pagine, ed è che il male non è stato creato: quindi non esiste.

Proviamo a pensare come mai non esiste un'unità di misura per il buio. Noi misuriamo la luce, siamo in grado di affermare che in estate, in genere, la luce è maggiore che in inverno, oppure che a mezzogiorno è più alta che all'alba, ed abbiamo ragione poiché è così. Diciamo anche che dopo il tramonto il buio cresce, perché, oltre un certo punto, la mancanza di luce viene chiamata buio, la sensazione che noi abbiamo quando la luce è poca, la chiamiamo buio. E' corretto parlare così perché riusciamo a trasmettere esattamente la sensazione che abbiamo, ma questo non significa che il buio esista, quello che avvertiamo è solo la mancanza di luce.

Analogamente accade con il male: quanto più ci scostiamo dall'insegnamento di Dio, tanto più operiamo male, poiché il bene manca nel nostro comportamento. E' il nostro modo di vivere lontano da Dio che è male, ma non lo ha creato Dio, siamo stati noi a sceglierlo. Dio ha programmato ben altro per gli umani, ed andando avanti nella lettura della Bibbia lo scopriremo.

Anche il male inteso come malattia, secondo la Bibbia, sarebbe una diretta conseguenza del nostro allontanamento da Dio, perché il nostro modo di vita, la nostra ignoranza sul funzionamento del corpo umano ed il suo indebolimento hanno favorito anche questo tipo di male. Ma ancora la Bibbia afferma che le cose cambieranno.