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Il piano di recupero (salvezza)



Il creatore non sbaglia, non è come un uomo che non è padrone del futuro. Dio non vive, come noi, nella dimensione spazio-tempo, questa è una sua creazione e lui ne è fuori. Dio, infatti, è quello che dal principio vede la fine, ossia: per lui il tempo è già tutto trascorso. Può vedere ciò che noi abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo come su di un libro che può essere scorso nelle sue pagine avanti e indietro. A noi non è possibile farlo perché viviamo solo il presente, ma Dio vive contemporaneamente ciò che per noi è passato, presente e futuro.

Data la sua condizione non può sbagliare quando annuncia che noi, insieme a lui, vivremo per sempre in una nuova creazione, dove non ci sarà più né dolore, né pianto, né pena. Dio, infatti, vive già quella condizione che noi raggiungeremo solo al tempo fissato. In sostanza, Dio può affermare che: anche se l'umanità si è allontanata, non avendo più fiducia in lui, con il suo piano di recupero riuscirà a far conoscere a tutti chi è realmente. Così l'umanità ritroverà la fiducia persa, e non ci sarà più separazione tra Creatore e creatura, che potranno di nuovo vivere assieme per sempre in modo perfetto.

Il piano di Dio ha inizio immediatamente dopo la caduta, ma la paura, la vergogna e l'orgoglio hanno avuto il sopravvento sull'umiltà di ammettere lo sbaglio (peccato), e così l'umanità si trova ancora oggi in questa condizione. Si parla di umanità poiché in ebraico Adam significa anche umanità.

Il piano si snoda lungo il tempo, ed ha inizio per mezzo di una persona definita giusta da Dio stesso perché ha avuto fiducia in lui: si tratta di Abramo, il patriarca, da cui avrà origine, poi, il popolo di Dio, con il compito di farlo conoscere a tutte le nazioni della terra. Da Abramo nascerà la nazione d'Israele, che si troverà a vivere in schiavitù in Egitto e da cui sarà miracolosamente salvata.

La storia di questo popolo, con la sua missione, le sue scelte, giuste e sbagliate, la sua fedeltà al patto stipulato con Dio stesso ed i suoi tradimenti, è raccontata per intero nella Bibbia. Spiccano, nella parte chiamata antico testamento, i libri profetici che annunziano benedizioni e maledizioni a seconda della fedeltà al patto mantenuta dal popolo; ed i continui messaggi della liberazione finale di tutta l'umanità, al tempo fissato.

Il personaggio chiave di tutta la storia della salvezza è il Messia, che libererà Israele ed il mondo dalla schiavitù (inclinazione) al male, che tutti abbiamo. Questo personaggio è annunciato che nascerà in un luogo preciso ed in un preciso momento della storia. Si farà conoscere come inviato da Dio e come l'immagine stessa di Dio, convincendo l'umanità dell'errore che ha commesso allontanandosi da lui, e riconcilierà Creatore e creatura.

Quel Messia ha detto anche che, dopo la sua morte e resurrezione, un giorno ritornerà, sarà Re su tutta la terra, ed il suo trono sarà in Gerusalemme. Ci sono nella Bibbia molti passi in cui si parla di quel periodo, uno di questi si trova nel libro profetico di Isaia al capitolo sessantacinque nei versi dal diciassette in poi, in cui Dio parla al suo popolo dicendo che:


Ecco infatti io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, e farò di Gerusalemme una gioia, del suo popolo un gaudio. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto. Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non fabbricheranno perché un altro vi abiti, né pianteranno perché un altro mangi, poiché quali i giorni dell'albero, tali i giorni del mio popolo. I miei eletti useranno a lungo quanto è prodotto dalle loro mani. Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce, perché prole di benedetti dal Signore essi saranno e insieme con essi anche i loro germogli. Prima che mi invochino, io risponderò; mentre ancora stanno parlando, io già li avrò ascoltati. Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue, ma il serpente mangerà la polvere, non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte». Dice il Signore.