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Appare spesso, sulla Torre di Guardia, un richiamo al 1914 come ad un anno segnato, da tempo indicato dalla Bibbia come quello in cui Dio avrebbe instaurato Gesù quale Re supremo sulla terra, con la conseguenza che da allora in poi avrebbero avuto inizio gli ultimi giorni di questo sistema malvagio di cose, che culmineranno nella gran guerra di Harmaghedon, ed il seguente millennio di pace.

Ciò che sta avvenendo in questi giorni, ci trova concordi nell'affermare che probabilmente sono davvero gli ultimi, perché i segni dei tempi, di cui parlava Gesù, sono molto chiari a questo riguardo. E' importante, perciò, per tutte le comunità che si ritengono cristiane, essere sveglie e sobrie, per non rischiare di finire come le cinque vergini stolte, che restarono escluse dalla festa del loro Signore.

Tutto questo acquista ancora maggior importanza se consideriamo che nei suoi scritti, la Torre di Guardia, afferma energicamente che in quei giorni apparve nel mondo addirittura il resto del gruppo degli eletti, che ebbe i suoi precursori proprio nei dodici apostoli.

Ora, se quest'ipotesi corrisponde a verità, la mano di Dio è certamente su loro, e, quindi, tutti noi dobbiamo prestare ascolto ed uniformarci al loro insegnamento come ad un dono di Dio, perché sarebbe unicamente per il nostro bene che tutto questo starebbe accadendo.

La Torre di Guardia, che sarebbe l'organo ufficiale dello "schiavo fedele e discreto", ossia del resto degli eletti, è anche ricca d'indicazioni sull'adempimento delle profezie che riguardano appunto la manifestazione e l'identificazione di questa classe di credenti. E' provvidenziale per tutti noi poter accedere a questi elementi, per avere le idee chiare, e prendere una motivata decisione in proposito.

Nel corso degli anni sono stati moltissimi i riferimenti, che sono comparsi su quella rivista, relativi al periodo in cui "gli unti" sono stati da Dio scelti in mezzo a noi, ed alle circostanze in cui ciò si è verificato. Si tratta però, nella gran maggioranza dei casi, di riferimenti ad eventi relativi solo ad una parte di tutto ciò che si è adempiuto su di loro, dato che, probabilmente, avrebbero richiesto troppo spazio per essere trattati nel loro insieme su di un unico numero della Torre di Guardia.

Tornando indietro nel tempo, a sfogliare le pubblicazioni della Watchtower, si trovano, però, alcuni libri che trattano esaurientemente l'argomento: uno in particolare lo fa con una dovizia di particolari eccellente, per cui è bene riferirsi principalmente a questo, nelle nostre considerazioni, giacché ciò che vi è scritto è sostanzialmente quello che ancora oggi è sostenuto dalla Torre di Guardia, tutto ciò significa che non vi sono stati, perciò, nella rivelazione, sviluppi degni di nota a questo proposito.

Il libro in questione s'intitola "Sia fatta la tua volontà in terra", ed è stato pubblicato dalla Watchtower Bible and Tract Society di Brooklin, nel 1958, la cui edizione in lingua italiana risale al 1961.

In detto libro, esattamente al capitolo ottavo, vi sono riportate alcune cose che vale la pena esaminare attentamente.

All'inizio della pagina 180, c'è la seguente affermazione:

"La duplice potenza mondiale anglo-americana pensava altrimenti dei "tempi" e si faceva beffe del fatto che i "fissati tempi delle nazioni" fossero terminati nel 1914. Si lanciò nella guerra mondiale non per sostenere il regno di Dio appena nato nel cielo, ma per mantenere il proprio dominio politico e la sua supremazia commerciale.



In questo brano si fa riferimento al tempo che Gerusalemme sarà calpestata dai pagani, di cui parla Luca 21:24b.

Luca 21:24

Alcuni cadranno sotto i colpi della spada, altri saranno portati via come schiavi in paesi stranieri, e Gerusalemme sarà calpestata dai pagani e distrutta. Fino a quando non sarà finito il tempo che Dio ha stabilito per loro. (TILC)



Oppure come traduce la N.W.

Luca 21:24

Cadranno sotto il taglio della spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; e Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni, finchè i tempi fissati delle nazioni non siano compiuti. (N.W.)



Il fatto che i tempi (o il tempo), terminassero nel 1914 è ricavato da un particolare calcolo che la Torre di Guardia esegue sul capitolo quattro del libro di Daniele. Cerchiamo di seguire il ragionamento attraverso ciò che scrive, esaminando anche i primi 15 versetti del capitolo di Daniele.

Daniele 4:1-15

«lo, Nabucodonosor, vivevo tranquillo e felice nel mio palazzo reale. Una notte, mentre dormivo, feci un sogno che mi spaventò: ebbi visioni e incubi che mi turbarono profondamente. Ordinai allora di convocare alla mia presenza tutti i saggi di Babilonia perché mi spiegassero il significato del sogno. Ma quando giunsero gli indovini, i maghi, gli incantatori e gli astrologi e io raccontai loro il mio sogno, nessuno fu capace di darmene la spiegazione. Alla fine si presentò anche Daniele. Quest'uomo, che si chiama anche Baltazzar, dal nome del mio dio, è animato dallo spirito degli dèi santi. Gli raccontai il mio sogno e gli dissi: "Baltazzar, capo degli indovini, so bene che tu sei sostenuto dallo spirito degli dèi santi e perciò nessun mistero ti è difficile. Spiegami il significato di quel che ho sognato. Mentre dormivo, ho avuto questa visione: In mezzo alla terra si innalzava un albero altissimo. Quell'albero diventava grande e robusto, i suoi rami più alti raggiungevano il cielo. Si poteva vedere fino dall'estremità della terra. Le sue foglie erano magnifiche: aveva frutti così abbondanti da sfamare ogni creatura. Le bestie potevano ripararsi alla sua ombra e gli uccelli fare il nido tra i suoi rami. Ogni creatura si poteva sfamare". "Sempre mentre dormivo, ho poi visto un angelo santo che scendeva dal cielo. Gridava a gran voce: Abbattete quest'albero e tagliate i suoi rami, spogliatelo delle sue foglie e disperdetene i frutti! Le bestie fuggano via e gli uccelli lascino i suoi rami! Ma lasciate nella terra il ceppo con le radici, legatelo con una catena di ferro e di bronzo. Sarà bagnato dalla rugiada tra l'erba dei campi e si nutrirà d'erba, come gli animali: non avrà più l'intelligenza di un uomo, ma avrà l'istinto di un animale. Resterà in questa condizione per sette anni! "Questa decisione viene comunicata dagli angeli santi a tutti gli esseri viventi, perché sappiano che il Dio Altissimo è il Signore di tutti i regni: egli stabilisce chi deve essere re e può innalzare anche il più povero degli uomini". «Ecco quel che io, il re Nabucodonosor, ho sognato. Ora tu, Baltazzar, dammene la spiegazione. Nessun saggio del mio regno ne è stato capace, ma tu lo puoi, perché sei sostenuto dallo spirito degli dèi santi». (T.I.L.C.)

La Torre di Guardia afferma che i sette anni di cui parla Daniele devono essere intesi nel seguente modo:

In quel periodo Nabucodonosor era a capo del più grande regno della terra, quindi era il simbolo di qualcosa più alto di lui, ossia del dominio di Dio. In questo senso i sette anni di pazzia del re, nei quali non governò più, diventano anche il simbolo del tempo che Dio non ha governato più il mondo tramite i giudei, e quel tempo terminò nel 1914, quando Dio riprese a regnare sulla terra tramite Gesù, intronizzato come Re celeste. Tutto questo può essere dimostrato al di là d'ogni dubbio, facendo il conto matematico di ciò che la Bibbia dice sui tempi dei gentili. Iniziamo, innanzi tutto, ad esaminare cosa determinò l'inizio di quel periodo:



Ezechiele 21:30-32

«E tu, infame e sacrilego principe d'Israele, sappi che il tuo giorno è arrivato, il tuo comportamento malvagio avrà fine. Io, Dio, il Signore, annunzio che tu deporrai la corona, ti leverai il turbante. Niente sarà uguale a prima. La povera gente arriverà in alto, i potenti saranno abbassati. Rovine, nient'altro che rovine! Ridurrò Gerusalemme in rovina. Questo accadrà solo quando arriverà chi ha avuto da me il permesso di castigarla. (T.I.L.C.)



Oppure, come traduce la N.W.

Ezechiele 21:25-27

Ed in quanto a te o ferito a morte, malvagio capo principale d'Israele, il cui giorno è venuto nel tempo dell'errore della fine, il Sovrano Signore Geova ha detto questo: "Rimuovi il turbante e togli la corona. Questa non sarà la stessa. Innalza pure ciò che è basso, ed abbassa ciò che è alto. Una rovina, una rovina, una rovina ne farò. Anche in quanto a questa, certamente non diverrà [di nessuno] finché venga colui che ha il diritto legale, ed a lui [lo] devo dare. (N.W.)



Scrive ancora "La Watchtower"

In questi passi si parla di Sedecia, il malvagio principe d'Israele, l'ultimo prima della deportazione del popolo di Giuda in Babilonia. Il gesto di deporre la corona e togliere il turbante è visto come la fine del governo terreno che rappresentava il dominio di Dio, per cui, da quel momento in poi, sulla terra, ebbero inizio "i fissati tempi delle nazioni", nei quali Gerusalemme è stata calpestata dai pagani, che terminarono il 4 ottobre del 1914, poiché dal 607 a.C. passarono esattamente 2520 anni.


La Torre di Guardia afferma che tutto questo è chiaramente indicato nelle scritture, più esattamente proprio nel capitolo quattro di Daniele, che abbiamo già esaminato. Il numero 2520 si ricava dagli anni della pazzia di Nabucodonosor, infatti, se moltiplichiamo il numero sette per 360 (che sono i giorni d'ogni anno), otteniamo proprio 2520, che in base alla regola biblica che considera profeticamente un giorno uguale ad un anno, ci porta direttamente dal 607 a.C. al 1914 d.C. In quell'anno Gesù fu stato intronizzato Re in cielo, e contemporaneamente, sono riapparsi anche i suoi rappresentanti sulla terra, che costituiscono il resto degli eletti, che sarebbero anche i nuovi giudei, ossia "lo schiavo fedele e discreto", di cui parla Matteo 24:45, e che ha, appunto, lo scopo di dare cibo spirituale alle congregazioni cristiane, cosa che è puntualmente svolta attraverso le pubblicazioni della Watchtower.

Questo modo di procedere, se a prima vista può sembrare anche giusto, in realtà, per alcuni aspetti, ha bisogno d'ulteriori delucidazioni.

L'anno 607 a.C. che la Torre di Guardia indica come quello in cui fu distrutto il tempio di Salomone, appartiene al periodo in cui Nabucodonosor assediò Gerusalemme, operando ben tre deportazioni in Babilonia. Questo, però, avvenne negli anni 597, 586, 582, il secondo dei quali corrisponde all'anno in cui fu distrutto il tempio e preso prigioniero Sedecia, il principe malvagio di cui parla Ezechiele. Di queste tre deportazioni si trova traccia in più posti all'interno della Bibbia, alcuni di essi sono indicati negli schemi riportati a fianco.

Questa è, con la tolleranza di un anno in più o in meno, la ricostruzione degli eventi di quel periodo, universalmente ritenuta valida, sia per la precisione con cui sono riportati gli avvenimenti biblici, sia per i ritrovamenti archeologici che li avvalorano in pieno, per cui dobbiamo ritenere che l'uccisione di Sedecia, e la relativa distruzione di Gerusalemme, non avvenne nel 607 a.C. ma nel 586.

La Torre di Guardia, indica, invece, il 607 in base ad un altro calcolo eseguito sul seguente passo biblico:

Geremia 25:10-12

Farò cessare i vostri canti di gioia e di allegria, la voce dello sposo e della sposa. Si fermeranno le macine e si spegneranno le fiamme delle lampade. Tutta questa terra sarà trasformata in un mucchio di rovine e per settant'anni queste nazioni saranno schiave del re di Babilonia. «Passati i settant'anni, punirò il re di Babilonia e il suo popolo per i loro peccati. Lo dice il Signore. Interverrò contro la loro terra e la trasformerò per sempre in un deserto desolato.(T.I.L.C.)



Nel suo modo di procedere a tale dimostrazione, la Watchtower, riconosce legittima la data del 538 a.C. come anno in cui Ciro emanò il decreto di rimpatrio dei giudei. A questo punto, stabilito che il rientro degli esuli coincida con la fine del periodo di schiavitù, di cui parla Geremia, vi sottrae i 70 anni, ed arriva così all'anno 607, che, in quest'ottica, sarebbe quello in cui Gerusalemme è stata distrutta.

A questo punto dobbiamo però affermare che il modo di operare della Torre di Guardia, non è poi tanto chiaro, perché: se accettiamo la datazione storica per quel che riguarda l'anno dell'editto di Ciro, (II Cr. 36:20-23; Esd 1:1-5), a rigor di logica si dovrebbero assumere come valide anche le altre date riguardanti gli assedi di Nabucodonosor a Gerusalemme, giacché, oltre ad avere la stessa fonte, sono anche tutti avvenimenti rigidamente collegati tra loro dalla testimonianza biblica.

Ad un primo sommario esame, sembra che il metodo di sottrarre semplicemente i 70 anni dalla data del rimpatrio, sia troppo semplice per liquidare l'argomento, poiché ad un'analisi più approfondita la Bibbia stessa ci rivela qualcosa di più sul tema.

Ad esempio: se consideriamo che le tre deportazioni abbracciarono un intervallo di quindici anni circa, è piuttosto difficile stabilire con esattezza quale sia la data da cui il conteggio debba iniziare, e, in ogni caso, non sarebbe mai raggiunta la cifra d'anni profetizzata (vedi schema in basso) per cui, il significato del passo di Geremia deve essere ricercato altrove.


I settant'anni di Geremia 25:10-12, di cui parlano anche Daniele 9:1-3, e 2°Cronache 36:21, si riferisce, molto probabilmente, al tempo in cui Gerusalemme è rimasta "desolata", ossia senza tempio, come appare anche dall'esame di altri due passi biblici.



Zaccaria 1:14-17

L'angelo, incaricato di parlarmi, mi ordinò di proclamare questo messaggio del Signore dell'universo: «Io amo tanto Gerusalemme la città di Sion, sono invece molto adirato con le nazioni troppo sicure di sé. Infatti, quando trattenevo la mia collera contro il mio popolo, esse hanno contribuito alla sua rovina. Quindi annunzio che io, il Signore dell'universo, sono ritornato a Gerusalemme per mostrarle la mia bontà. Il mio tempio sarà ricostruito ed anche la città». L'angelo mi disse di comunicare anche questo messaggio: «Io, il Signore dell'universo, annunzio che le mie città saranno di nuovo fiorenti. Sceglierò ancora Gerusalemme come la mia città, verrò in aiuto di Sion». (T.I.L.C.)



2 Cronache 36:23

«Così decreta Ciro re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, ha dato in mio potere tutti i regni della terra e mi ha incaricato di costruirgli un tempio in Gerusalemme, città della Giudea. Perciò tutti quelli che appartengono al suo popolo possono partire e il Signore loro Dio li accompagni». (T.I.L.C.).



In questi due passi si vede chiaramente come, sia Zaccaria, sia l'autore delle Cronache, alludono al tempio quale simbolo dell'abitazione di Dio in Gerusalemme, ed alla sua mancanza come esempio di desolazione.

Per cui, se i settant'anni di rovine si riferissero alla mancanza del tempio, allora tutto quadrerebbe a meraviglia, perché anche storicamente sarebbe confermata la profezia, ed ancora una volta la Bibbia sarebbe fedele nelle sue testimonianze, come mostra il grafico.

Il tempio fu terminato nel sesto anno di Dario I, ossia nel 516 a.C. (Esd 6:15)

Ma non è ancora tutto, perché esaminando più attentamente la profezia in esame si scopre che:

Geremia 25:11

E tutto questo paese deve divenire un luogo devastato, un oggetto di stupore, e queste nazioni dovranno servire il re di Babilonia per settant'anni. (N.W.)



In essa si parla di un paese devastato, ed abbiamo visto che questo si è avverato per settant'anni, si parla poi anche di nazioni che dovranno servire un re conquistatore, ed anche questo si è realizzato: infatti, la dominazione di Nabucodonosor su quei territori iniziò quando ancora era principe, come dimostrano i seguenti passi.

2 Re 24:1-2

Durante il regno di loiakim, Nabucodonosor, re di Babilonia, organizzò una spedizione militare contro loiakim, che gli si dovette sottomettere. Dopo tre anni, però, si ribellò. Il Signore mandò bande di Babilonesi, Aramei, Moabiti, e Ammoniti contro Ioiakim, per distruggere il regno di Giuda. Era quel che aveva annunziato per mezzo dei suoi servi i profeti.



Daniele 1:1-2

Durante il terzo anno del regno di loiakim re di Giuda, Nabucodonosor re di Babilonia pose l'assedio alla città di Gerusalemme. Il Signore permise a Nabucodonosor di impadronirsi di loiakim re di Giuda, e di una parte degli arredi sacri del tempio di Dio. Il re li fece trasportare a Babilonia per metterli nel tempio dei suoi dèi, nella sala del tesoro.



2 Re 24:8-12

Joiakin avea diciotto anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme tre mesi. Sua madre si chiamava Nehushta, figliuola di Elnathan da Gerusalemme. Egli fece ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno, in tutto e per tutto come avea fatto suo padre. In quel tempo, i servi di Nebucadnetsar, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la città fu cinta d’assedio. E Nebucadnetsar, re di Babilonia, giunse davanti alla città mentre la sua gente la stava assediando. Allora Joiakin, re di Giuda, si recò dal re di Babilonia, con sua madre, i suoi servi, i suoi capi ed i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l’ottavo anno del suo regno. (Riveduta)



Proviamo ora a riassumere graficamente gli avvenimenti esaminati.

La Bibbia dimostra che tre anni prima di essere re, Nabucodonosor, come principe opprimeva già Giuda, per cui, i settant'anni in cui i giudei hanno servito il re di Babilonia iniziarono nel 608 a.C, e se siamo tutti concordi nel dire che terminarono nel 538 a.C, con la conquista di Babilonia da parte di Ciro, ecco che anche per questa parte della profezia di Geremia sono confermati i settant'anni.

Tutto questo per affermare con più sicurezza che l'anno 607 a.C. che la Watchtower indica come quello in cui Sedecia è stato fatto prigioniero ed il tempio distrutto, non ha solide basi, ma tutto farebbe pensare che l'anno in questione fosse il 586 a.C, quindi il fatto sarebbe avvenuto ben 21 anni più tardi.

Per essere più chiaro riporto un grafico che riassume in sè tutte le fasi di ciò che si è studiato.



Come già detto si tratta di una ricostruzione universalmente ritenuta valida, e che avvalora pienamente la testimonianza biblica, ed anche se è sempre possibile un errore nella ricostruzione storica, in questo caso si tratta di una possibilità molto remota.

Tutto ciò sposta, però, di ventuno anni in avanti l'inizio del conteggio dei 2520 anni, dato che Sedecia fu catturato ed imprigionato nel 586 a.C. e non nel 607, quindi, i "tempi dei gentili", secondo l'insegnamento della Torre di Guardia, (ammesso che le loro argomentazioni siano comunque valide) non terminarono nel 1914, bensì nel 1935.

Se questi ragionamenti sono esatti, allora, l'anno 1914, non è quello che i TdG ci dicono essere segnato perché vede riapparire il Regno di Dio sulla terra, retto da Gesù dopo che è stato intronizzato come Re in cielo, quindi tutta la loro escatologia centrata sul 1914 non ha alcun sostegno biblico.



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