Matteo capitolo 24.




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15 Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!),

Riferimento al tempo in cui avverrà, che sarà quello della fine.

Questo avvenimento si è già verificato con Antioco Epifane che violò il tempio dedicandolo a Giove. Daniele, descrivendolo profeticamente, ne fa un esempio di ciò che accadrà alla fine.




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16 allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti; 17 chi sarà sulla terrazza non scenda per prendere quello che è in casa sua; 18 e chi sarà nel campo non torni indietro a prendere la sua veste. 19 Guai alle donne che saranno incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 20 Pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno né di sabato; 21 perché allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati.

Riferimento alla gravità ed all'urgenza di fuggire per quelli che saranno nella giudea. Agli abitanti di altri luoghi non è detto di fuggire.

I giorni saranno abbreviati a causa degli eletti che in quei giorni saranno nella Giudea. Apocalisse chiarirà quali sono i personaggi ai quali allude Gesù. Saranno i 144.000 scelti da ogni tribù di Israele, che verranno preservati dagli eventi della fine.




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23 Allora, se qualcuno vi dice: "Il Cristo è qui", oppure: "È là", non lo credete; 24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, ve l'ho predetto. 26 Se dunque vi dicono: "Eccolo, è nel deserto", non v'andate; "Eccolo, è nelle stanze interne", non lo credete; 27 infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 28 Dovunque sarà il cadavere, lì si raduneranno le aquile.

Riferimento all'apostasia, l'arrivo di falsi messia che seducono le persone, ma non gli eletti, perché è impossibile che avvenga. La raccomandazione è quella di non seguirli, poiché quando Gesù tornerà sarà una cosa evidentissima per tutti.

Il testo permette di capire che ciò accadrà entro il periodo della grande tribolazione, poiché nessuno scamperebbe se non fosse abbreviata. Anche l'apostasia è tipica del periodo.




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29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. 30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. 31 E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli.



Il versetto 31 in greco.




Ci sarà una totale perdita di fiducia nei sistemi politico - religiosi, addirittura le potenze celesti saranno rimosse dal loro posto.

Ma allora Gesù si manifesterà in goria e porterà con sé anche i suoi, riunendoli dai quattro venti e dal cielo. Così vi sarà l'avvicendamento al posto di comando, tra le vecchie potenze celesti e quelle nuove.




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32 Imparate dal fico questa similitudine: quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. 33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte. 34 Io vi dico in verità che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 36 «Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo.

Nessuno conosce il giorno e l'ora (il momento preciso) in cui tutto ciò accadrà. Tuttavia alcuni segni attestano la vicinanza dell'evento, e ciò non deve sfuggire ai suoi.




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37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s'andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, 39 e la gente non si accorse di nulla, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell'uomo.

Il parallelo è ai giorni di Noè, quando solo lui, che era a conoscenza degli eventi, si salvò, gli altri non si accorsero di nulla. Solo Noè, con i suoi, entrarono nell'arca, gli altri restarono fuori e per loro vi fu grande tribolazione.




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40 Allora due saranno nel campo; l'uno sarà preso e l'altro lasciato; 41 due donne macineranno al mulino: l'una sarà presa e l'altra lasciata. 42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate questo, che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. 44 Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà.

In quel giorno ci sarà chi sarà preso e chi sarà lasciato. Occorre vegliare perché tutto accadrà all'improvviso. Bisogna essere pronti così come lo fu Noè, che era a conoscenza di ciò che sarebbe avvenuto, così come lo siamo noi, avvertiti dalle scritture e dai segni.



In sostanza:

Gesù fa un parallelo tra ciò che sarebbe avvenuto a breve, ossia la distruzione del tempio, ed in seguito la totale distruzione di Gerusalemme, con ciò che accadrà alla fine del mondo.

Dice che accadranno cose terribili, prima sulla generazione che lo sta ascoltando, poi su quelli che saranno in vita alla fine dei tempi.

Alcuni affermano che con generazione, oltre ai viventi in quel momento, s'intende anche la razza, quindi i guidei in generale.

Gesù dice che quando tornerà, lui stesso, con la sua autorità, farà in modo che i suoi lo seguano sia quelli che sono in cielo, sia quelli che sono in terra.

E' un'azione che procede soltanto da lui, non ci sono intermediari.


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